Servizio civile 2018
"CAMMINANDO NELLA VALLE DEL BONU IGHINU"
Servizio Civile Nazionale Mara 2017/18
Descrizione siti
Nuraghe Tomasu Cabonis
Si trova al Nord di Mara. La parte meglio conservata è quella a Ovest. La muratura è ciclopica poligonale , ed è costituita da grandi pietre a forma rettangolare. E’ alto circa 10 metri ed ha l’apertura d’ingresso ostruita, infatti è possibile accedervi dall’alto per mezzo di una sorta di scala naturale derivata dal crollo del nuraghe. Per accedere alla camera, integra e dotata di 3 nicchie, bisogna scendere lungo la scala a carponi. L'ingresso infatti è attualmente ostruito dai crolli.
Nuraghe Coladorzos
Ubicato ai margini di un bosco di lecci centenari, nella zona contigua, o ovest del Nuraghe , si è condotta in passato un indagine , che ha permesso di individuare le strutture del villaggio. E’ stata individuata successivamente una capanna di periodo nuragico, come dimostrano alcuni frammenti ceramici rinvenuti.
Grotta Sa Ucca de su Tintirriolu
La grotta è situata nella provincia di Sassari, nella zona di Bonu Ighinu, presso Mara, e dista pochi chilometri dal Santuario di Nostra Signora di Bonu Ighinu. Si apre nel calcare miocenico tipico del Mejlogu. È una delle più belle grotte dell'area di Monte Traessu. Costituita da due ingressi, di recente è stata collegata con la sovrastante Grotta del Pozzaccio.
Nuraghe Tilepere
Il nuraghe Tilepere è situato al di sopra dell'omonimo Monte Tilepere. Di esso rimangono soltanto i suoi ruderi.
Sa Ucca de sa Molina
Presenta due ingressi, quello principale o inferiore è suborizzontale ed è perennemente nascosto dai rovi, quindi di difficile individuazione; quello superiore è a pozzo e risulta generalmente ostruito da pietrame, per cui risulta praticamente impossibile trovarlo (in ogni caso la sua disostruzione non presenta difficoltà). Si trova nel territorio comunale di Mara (SS).
Grotta Filiestru
La grotta di Filiestru è una cavità carsica situata in territorio di Mara, nella Sardegna centrale. È ubicata in località Bonu Ighinu, area frequentata dall'uomo fin dal Neolitico antico, che grazie ai vari reperti ritrovati nella zona - in particolar modo nella vicina grotta di Sa Ucca de su Tintirriolu - ha dato il nome all'omonima cultura, sviluppatasi in Sardegna durante il IV millennio a.C. (4000-3400 a.C.).
Castello di Bonvehi
Il castello di Bonevhì o Bonu Ighinu (Sardo “Buon Vicino”), abbandonato dalla prima metà del XV secolo (nel 1436 il castello fu espugnato e smantellato dagli aragonesi), è descritto come un rudere nel 1580, quando lo storico G. Fara ne diede notizia citando anche il borgo medievale (Bonvicinus Castrum) che si estendeva ai suoi piedi, nei pressi della chiesa di Punta Santa Caderina.